


Firenze è una città dalle mille storie e leggende, e molti dei suoi segreti sono custoditi non solo nei grandi musei, ma anche in angoli nascosti e apparentemente insignificanti. Tra questi piccoli misteri, uno dei più affascinanti si trova all'esterno della Chiesa di Santa Maria Maggiore, una delle più antiche chiese di Firenze. Sulla facciata laterale di questa chiesa medievale si può scorgere una testa scolpita nel marmo, conosciuta dai fiorentini come la "Berta". Ma chi è questa misteriosa figura incastonata nel muro? Quali storie si celano dietro il suo volto severo?
La testa della Berta è una scultura raffigurante un volto umano, incastonata nel lato esterno della Chiesa di Santa Maria Maggiore, visibile da chiunque passi per via Cerretani. La storia legata alla sua origine è tanto antica quanto misteriosa e si tramanda da secoli tra i fiorentini. Secondo la leggenda, la Berta era una donna vissuta a Firenze in tempi remoti e che, per una ragione ignota, fu trasformata in pietra proprio in quel punto.
La storia più popolare racconta che Berta fosse una popolana fiorentina che ebbe la sfortuna di negare dell’acqua richiesta da Cecco d’Ascoli, scienziato e umanista che fu condannato al rogo, proprio prima di essere giustiziato per le sue posizioni considerate eretiche dal tribunale dell'Inquisizione.
Al rifiuto da parte della donna di dargli dell’acqua, Cecco le si rivolse dicendo “E tu di lì il capo non caverai mai”. Fu così che la donna rimase pietrificata all’istante a causa della maledizione lanciatale.
Oltre alla leggenda, l’origine esatta della scultura rimane tutt’oggi sconosciuta. Non si sa con certezza né chi l'abbia scolpita, né perché sia stata collocata proprio su quella parete della chiesa. Secondo alcuni studiosi, potrebbe trattarsi semplicemente di una decorazione votiva, forse risalente al Medioevo, un omaggio religioso per proteggere il luogo sacro o simboleggiare un qualche tipo di spirito protettore della città.
Questa figura severa e austera, che tanto affascina e intimorisce chi la osserva, è un esempio di come l'arte medievale spesso si integrasse nell’architettura con scopi non solo decorativi, ma anche apotropaici, ossia con la funzione di allontanare gli spiriti maligni.
Sebbene la testa della Berta sia meno conosciuta rispetto ad altre attrazioni di Firenze, è diventata un piccolo simbolo della città, in particolare per i fiorentini che ne conoscono la storia e la tramandano di generazione in generazione. La sua presenza è una testimonianza della storia profonda e complessa di Firenze, una città in cui ogni angolo nasconde segreti e racconti antichi. Chi la osserva da vicino nota un’espressione quasi ammonitrice, che sembra suggerire a chi passa di fare attenzione e rispettare i luoghi e le tradizioni fiorentine.
Se ti trovi a Firenze e vuoi scoprire questo particolare della Chiesa di Santa Maria Maggiore, puoi trovarla facilmente percorrendo via Cerretani, a pochi passi dalla stazione di Santa Maria Novella e dal Duomo. La chiesa è un edificio romanico semplice, che può passare inosservato accanto alle grandi opere della città, ma una volta trovato il volto della Berta non potrai più dimenticarlo.
La Berta rappresenta solo uno dei tanti dettagli affascinanti che Firenze custodisce. Questa piccola testa in pietra, incastonata nel muro di una chiesa medievale, è una finestra su un passato fatto di leggende, magia e antiche credenze popolari. Firenze non è solo la città dei grandi capolavori, ma anche dei piccoli misteri che aspettano di essere scoperti da chi sa guardare con attenzione. La prossima volta che passeggi tra le strade fiorentine, non dimenticare di cercare la Berta e di immergerti in una storia che ha affascinato i fiorentini per secoli.
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